TIM, Cdp valuta scambio con Poste: le prospettive di Iliad e CVC si complicano?

Il CdA di Poste Italiane e quello di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) potrebbero formalizzare oggi 15 febbraio 2025 lo scambio della quota del 9,8% di TIM, attualmente detenuta da Cdp, con una partecipazione del 3,8% in Nexi e un conguaglio economico.

L’operazione potrebbe essere vista come una strategia del governo per contrastare eventuali acquisizioni di TIM da parte di Iliad o del fondo britannico CVC Capital Partners.

Il titolo TIM è crollato del 7,59% in Borsa, dopo aver toccato un massimo nell’ultimo anno e mezzo, segnale che gli investitori vedono allontanarsi la prospettiva di un’alleanza con un partner straniero. Gli analisti di Banca Akros ritengono che l’ingresso di Poste in TIM metterebbe in pausa eventuali fusioni con Iliad o CVC.

Nel frattempo, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito che il governo tutelerà l’interesse nazionale con il golden power, mentre l’AD di TIM, Pietro Labriola, ha dichiarato di non aver avuto contatti con Iliad o Poste. Inoltre, secondo Bloomberg, TIM avrebbe scelto UniCredit come advisor per valutare le proprie opzioni strategiche.

Aggiornamento delle 20:07 del 15 Febbraio 2025

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti riunitosi in data odierna 15 Febbraio 2025 in sessione straordinaria ha approvato la cessione a Poste Italiane della partecipazione detenuta in Tim, pari al 9,81% delle azioni ordinarie. Nella stessa seduta il CDA ha dato il via libera all’acquisizione da parte di CDP di una partecipazione equivalente al 3,78% del capitale di Nexi detenuta da Poste Italiane.

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