Hera Comm multata per 5 milioni di euro: firme false e contratti non autorizzati
Hera Comm sanzionata con 5 milioni di euro dal Garante Privacy per violazioni sul trattamento dei dati di parecchi clienti, inclusi contratti non autorizzati e firme false.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha imposto il 17 luglio 2024 una sanzione pecuniaria di 5 milioni di euro a Hera Comm S.p.A., società fornitrice di luce e gas, per violazioni legate al trattamento dei dati personali di oltre 2300 clienti.
La decisione è stata adottata in seguito a numerosi reclami e segnalazioni riguardanti la stipula di contratti non autorizzati nel mercato libero, stipulati con dati non corretti o non aggiornati.
Le segnalazioni ricevute dall’Autorità evidenziavano situazioni in cui i clienti venivano informati della stipula di nuovi contratti soltanto dopo aver ricevuto documentazione firmata con firme false, o notifiche di attivazione di forniture mai richieste.
Alcuni clienti hanno anche segnalato ritardi o risposte insoddisfacenti da parte di Hera Comm alle loro richieste di esercitare i diritti previsti dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Le ispezioni condotte dal Garante hanno rivelato che la società non aveva implementato misure tecniche e organizzative adeguate per evitare l’uso illecito dei dati personali dei clienti da parte degli agenti di vendita porta a porta.
Gli agenti raccoglievano i dati personali, come le generalità e i documenti d’identità dei clienti, spesso utilizzando dispositivi personali per scattare foto. Queste informazioni venivano poi utilizzate, a insaputa dei clienti, per attivare forniture di gas e luce. In alcuni casi, venivano attivate anche polizze assicurative, firmate con firme false e inviate insieme ai contratti.
Il Garante ha ritenuto inadeguato anche il sistema di monitoraggio adottato da Hera Comm, che prevedeva telefonate di controllo per verificare l’effettiva volontà dei clienti di sottoscrivere i contratti. In molti casi infatti, i contratti venivano comunque attivati anche se tali chiamate non andavano a buon fine a causa dell’irreperibilità del cliente.
Oltre alla multa, il Garante ha imposto una serie di misure correttive a Hera Comm. Tra queste, figura l’obbligo di interrompere il processo di contrattualizzazione in caso di mancata risposta alle telefonate di verifica, l’adozione di audit periodici e controlli preventivi sull’operato delle agenzie di vendita incaricate, e la definizione di tempi specifici di conservazione dei dati in base alle diverse finalità di trattamento.
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