Oggi, 8 Febbraio 2024, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato di aver avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane, per accertare l’esistenza di violazioni dell’art. 8, comma 2-quater della legge n. 287/1990.
Secondo questo articolo, infatti, Poste Italiane dovrebbe rendere accessibili gli uffici e la rete postale (di cui ha la disponibilità in esclusiva, in quanto fornitore del servizio universale postale) ai concorrenti della propria controllata PostePay, che li utilizza per commercializzare e per promuovere le offerte Poste Energia nel mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica.
Per l’Antitrust, però, Poste Italiane avrebbe violato tale articolo, non rendendo dunque accessibile l’insieme della rete e degli uffici postali alle imprese direttamente concorrenti della propria controllata PostePay nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale.
Insieme all’istruttoria, l’AGCM ha avviato anche apposite ispezioni (con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza) e un procedimento volto ad adottare eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287 del 1990.
L’intento, come afferma la stessa Autorità, è quello di ripristinare quel “level playing field” (parità di condizioni) nei mercati in oggetto, che sarebbe stato falsato dalle condotte oggetto di indagine.
Si specifica che i suddetti procedimenti sono la conseguenza di alcune segnalazioni, secondo le quali Poste Italiane non avrebbe reso accessibili i beni e i servizi precedentemente menzionati ad alcuni concorrenti di PostePay, ovvero A2A Energia S.p.A. e Iren Mercato S.p.A., che ne avevano fatto richiesta tra Giugno e Luglio 2023.
Se così fosse, la società avrebbe attribuito alla propria controllata un vantaggio competitivo rilevante, suscettibile di alterare irrimediabilmente le dinamiche concorrenziali, in un contesto di mercato caratterizzato dalla fine dei regimi tutelati nella fornitura di energia elettrica e gas naturale, in cui gli operatori attivi hanno incentivi ad attrarre clienti provenienti dai regimi tutelati.
Entro sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento, i legali rappresentanti delle parti coinvolte possono avvalersi del diritto di essere sentiti. Si precisa, comunque, che la richiesta di audizione dovrà pervenire alla Direzione Trasporti, Energia e Ambiente del Dipartimento per la Concorrenza dell’Autorità almeno quindici giorni prima della scadenza del termine sopra indicato.
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