Oggi, 16 Gennaio 2024, Aruba, cloud provider italiano che si occupa di servizi di data center, web hosting, email, PEC e registrazione domini, ha annunciato una nuova collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Pisa, per un progetto sperimentale di machine learning e AI applicata al cloud computing, in favore dell’efficienza energetica.
In particolare, l’accordo quadro, di durata biennale, mira a sviluppare una soluzione integrata per la gestione dei carichi su piattaforme cloud, basata sulla predizione delle risorse utilizzate dalle Virtual Machine (VM).
Tale predizione, a sua volta, si dovrà basare sull’analisi di dati storici relativi alle VM e, tramite lo sviluppo di specifici algoritmi, avrà l’obiettivo di ottimizzare il consumo energetico dell’hardware, garantendo allo stesso tempo i requisiti richiesti dagli utilizzatori delle VM.
Poiché gli ambienti cloud sono generalmente utilizzati in maniera dinamica e flessibile ed il loro costo è influenzato dal consumo energetico, poter ottimizzare l’utilizzo di tali risorse (ad esempio, modulando in maniera predittiva il numero dell’hardware rispetto alle specifiche necessità dei clienti) può ridurre i consumi quando non necessari e, di conseguenza, offrire il servizio a costi più vantaggiosi.
Nello specifico, attraverso il progetto congiunto tra Aruba e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Pisa verranno sviluppati due differenti algoritmi: uno di profilazione delle VM, per delineare alcuni profili in base alle risorse utilizzate storicamente; uno per la gestione delle VM, che sfrutta i profili per gestire le loro esecuzioni sui diversi hardware che compongono la piattaforma cloud, al fine di ottimizzare il consumo energetico, ma garantendo le prestazioni richieste.
Di seguito, le parole di Daniele Migliorini, Head of Engineering di Aruba:
Siamo orgogliosi di annunciare la nuova collaborazione con un istituto di prestigio come l’Università di Pisa, un passo significativo verso l’innovazione nell’applicazione pratica del machine learning all’interno dell’ecosistema cloud.
Questa partnership riflette il nostro impegno continuo nella collaborazione tecnologica con istituzioni accademiche di eccellenza nel panorama italiano al fine di offrire soluzioni all’avanguardia e soddisfare le esigenze in rapida evoluzione del mercato.
Siamo fiduciosi che la sinergia tra la nostra esperienza nel settore e l’expertise dell’Università di Pisa darà vita a soluzioni che plasmeranno il futuro del cloud e incentiveranno i benefici che possono derivare dall’Intelligenza Artificiale, ottimizzando l’uso dell’energia nel settore dei data center in ottica di sostenibilità a lungo termine.
Questo, invece, il commento del direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Andrea Caiti:
Il nostro dipartimento ha una lunga tradizione di dialogo e lavoro accanto alle imprese. Abbiamo attivi diversi laboratori dedicati alla ricerca per il 4.0 e il 5.0, che hanno ormai acquisito una rilevanza non solo locale, ma anche nazionale e internazionale.
Sono numerose le richieste di collaborazione da parte di realtà imprenditoriali per corsi di formazione, co-progettazione di soluzioni, uso della strumentazione all’avanguardia dei nostri laboratori per studi di prodotto, e anche per istituire laboratori di ricerca congiunti.
Questa apertura al territorio e questo dinamismo ci hanno consentito di contribuire a colmare effettivamente il divario da sempre esistito tra ricerca e impresa, mettendo letteralmente allo stesso tavolo due mondi che solitamente si parlano poco.
Il responsabile scientifico della collaborazione, Carlo Vallati, ha poi aggiunto:
La possibilità di collaborare con una grande azienda come Aruba permette al nostro dipartimento di lavorare su temi di frontiera nell’ambito delle tecnologie cloud computing. Questo ci dà la possibilità di realizzare soluzioni innovative con un impatto potenzialmente significativo su ambiti quali l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale, cruciali nello sviluppo del cloud del futuro.
Il progetto, dunque, intende sviluppare una soluzione integrata per la gestione delle Virtual Machine su piattaforma cloud basata sulla predizione dei carichi e implementare un proof-of-concept basato su Openstack, per la sperimentazione sul campo attraverso casi applicativi.
I benefici, a detta delle parti coinvolte nel progetto, sarebbero: muovere in maniera predittiva e su base storica il carico tra nodi OpenStack, per ottimizzare l’uso delle risorse sui nodi; garantire risorse adeguate alle richieste dei clienti, ottimizzando l’utilizzo dei server dedicati al servizio, senza creare limitazioni artificiali; disporre di nodi di computation in stand-by nei cluster OpenStack, da attivare in base alle esigenze di distribuzione del carico.
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