Sanremo 2023: Autorità sanziona la Rai per pubblicità occulta e la richiama per caso Blanco

Ieri, 15 Giugno 2023, la Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha deciso di sanzionare la Rai per pubblicità occulta al Festival di Sanremo 2023, richiamandola anche per l’esibizione del cantante Blanco.

In merito a quest’ultimo caso, il Consiglio dell’Autorità, a maggioranza, con l’astensione del Presidente e il voto contrario della Commissaria Giomi, ha deciso di richiamare la Rai per il mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza, oltre a non aver ottemperato agli obblighi di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio.

Per quanto riguarda la sanzione, invece, sono stati accertati cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari, oltre al caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus durante il 73esimo festival della canzone italiana di Sanremo.

A causa di ciò, il Consiglio dell’Autorità ha approvato, a maggioranza e con voto contrario della Commissaria Giomi, una sanzione nei confronti della Rai per oltre 170 mila euro, per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari nel corso della kermesse musicale.

I procedimenti sanzionatori erano stati avviati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni lo scorso 16 Marzo 2023, a seguito della rilevazione di pubblicità non segnalate (gli episodi studiati erano dodici, ma di questi ne sono stati accertati cinque) e pubblicità occulta utilizzando Instagram, a cui si è aggiunta la valutazione dell’esibizione di Blanco e di Rosa Chemical e Fedez.

Relativamente alla performance di questi ultimi due artisti, però, il Consiglio dell’Autorità, a maggioranza, con voto favorevole del Presidente Lasorella e dei commissari Giacomelli e Giomi e voto contrario dei commissari Aria e Capitanio, aveva ritenuto infondata la richiesta di apertura di un’istruttoria sanzionatoria che riguardasse tale episodio.

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