Striscia la Notizia sul fenomeno delle voci clonate tramite Intelligenza Artificiale
In una recente puntata del programma televisivo “Striscia la Notizia“, andata in onda su Canale 5, si è parlato degli sviluppi dell’intelligenza artificiale (IA) e di come quest’ultima permetta di imitare quasi perfettamente il timbro vocale delle persone.
In particolare, Marco Camisani Calzolari ha spiegato che senza la presenza di leggi adeguate, il fenomeno delle voci clonate (potrebbero bastare 3 secondi di campioni audio per clonare una voce) rischia di essere causa di violazioni dei diritti dei proprietari della voce, oltre a mettere in pericolo professioni come quella dello speaker o del doppiatore.
A riprova della problematicità del fenomeno, l’inviato di Striscia la Notizia ha portato come esempio la vicenda di una coppia canadese, che ha ricevuto una telefonata da qualcuno che si spacciava per loro nipote (avevano clonato la sua voce tramite un sistema di IA) e che affermava di essere in prigione, col telefono sequestrato, senza portafoglio e di aver bisogno di denaro per pagare la cauzione.
Camisani Calzolari ha aggiunto, inoltre, che nel 2022, negli Stati Uniti, le truffe in cui dei malintenzionati hanno finto di essere altre persone sono state 36.000, di cui 5 mila sono avvenute via telefono, per una perdita complessiva ai danni delle vittime pari a 11 milioni di dollari. Ciò accadeva prima di avere a disposizione un sistema di IA per clonare le voci.
Di conseguenza, l’attuale possibilità di usufruire facilmente di siti o software in grado di imitare il timbro vocale delle persone, combinata a sistemi automatici come il phishing, potrebbe causare un notevole aumento del numero di truffe effettuate utilizzando questo stratagemma.
Oltre all’assenza di leggi volte alla protezione degli utenti, è anche molto complicato per le forze dell’ordine riuscire a rintracciare le chiamate e le fonti degli autori di tali truffe, i quali a volte possono operare direttamente da altri Paesi.
Camisani Calzolari, dunque, prima di chiudere il servizio, specificando comunque che queste nuove tecnologie possono essere utilizzate anche per scopi positivi, ha sottolineato altresì la necessità di creare un impianto legale e delle leggi che limitino le possibilità di questi software.
In passato, l’inviato di Striscia si era occupato di link falsi e delle modalità per riconoscerli ed evitare di subire truffe online.
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