Iliad ha avuto l’autorizzazione dal Tar della Valle d’Aosta a installare una stazione radio base per rete di telefonia mobile nel comune italiano di Charvensod. La decisione è avvenuta a seguito dell’accoglimento del ricorso da parte dell’operatore telefonico contro il suddetto comune, il quale gli aveva negato l’installazione.
Nel dettaglio, si tratta di un traliccio alto circa 30 metri, che verrà posizionato vicino all’area sportiva di località Plan Félinaz. Il comune di Charvensod, a seguito dei recenti risvolti della vicenda, valuterà se ricorrere al Consiglio di Stato.
Infatti, scrive l’ANSA, secondo la sentenza dei giudici amministrativi di primo grado, rispetto all’istanza di autorizzazione unica presentata da Iliad si è creato un “silenzio assenso“, poiché trascorso il termine di 90 giorni dal momento della richiesta di installazione senza che arrivasse alcun tipo di provvedimento negativo da parte della Pubblica Amministrazione.
A tal proposito, il Tar specifica che Iliad ha depositato la documentazione completa il 30 aprile 2021, con il termine di tre mesi che aveva come scadenza il 30 luglio 2021. Il preavviso di diniego del comune di Charvensod, invece, risale all’ottobre 2021, con il successivo provvedimento di rifiuto datato 24 gennaio 2022.
In particolare, il 28 ottobre 2021, l’amministrazione comunale aveva annunciato di non essere intenzionata ad aggiornare il piano regolatore generale vigente, al fine di inserire il sito d’interesse per l’operatore tra le zone idonee all’installazione di impianti. Questa decisione è avvenuta anche a causa delle perplessità della commissione edilizia dello stesso ente locale sull’impatto ambientale correlato a tale potenziale operazione.
Iliad, dal canto suo, aveva risposto dichiarando che fossero assenti vincoli paesaggistici che potessero giustificare il diniego e che l’installazione dell’impianto rappresentasse un’operazione di interesse pubblico. In ogni caso, l’operatore telefonico si era reso disponibile ad incontrare i rappresentati del comune per trovare una soluzione in merito alla collocazione del traliccio.
Nonostante ciò, il 24 gennaio 2022, l’amministrazione comunale aveva negato l’autorizzazione e, di conseguenza, il giorno dopo, lo sportello unico degli enti locali aveva archiviato il procedimento.
Per il Tar della Valle d’Aosta, dunque, Iliad non si è accorta del fatto che, nel corso del procedimento, si sia creato un provvedimento favorevole per silentium, continuando, quindi, a colloquiare con la Pubblica Amministrazione, per ottenere il rilascio di un provvedimento espresso.
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