CoopVoce: intervista ad AKA 7even, attuale testimonial dell’operatore virtuale

CoopVoce ha recentemente realizzato un’intervista, in cui il suo attuale testimonial, AKA 7even (pseudonimo di Luca Marzano), nonché creatore del brano “Voce – CoopVoce Original Music“, colonna sonora del nuovo spot TV dell’operatore virtuale su rete mobile Tim, ha raccontato di sé e del suo ruolo di cantautore.

La prima domanda posta durante l’intervista, dal titolo “È ora di fare rumore con AKA 7even: intervista a un cantautore 3.0“, ha riguardato le sensazioni provate dall’artista e producer italiano per i traguardi raggiunti nonostante la giovane età di 22 anni. Questi successi gli hanno portato già tante soddisfazioni, ma l’intento è quello di mettersi ancora in gioco per ottenerne molte altre.

In merito al 7, presente anche nel suo nome d’arte, AKA 7even ha spiegato che rappresenta un numero importante e fortunato nella sua vita, che ha deciso di portare sempre con sé, in quanto all’età di 7 anni è rimasto in coma per 7 giorni.

Nel corso dell’intervista realizzata da CoopVoce è stato chiesto al cantante quanto sia importante la voce nel suo ambito. Per lui, infatti, tale fattore è fondamentale, poiché è considerato uno strumento di espressione forte e importante, che va sfruttato nel miglior modo possibile dagli artisti per comunicare il proprio messaggio.

Non a caso, la voce è anche la protagonista del brano precedentemente menzionato, diventato la colonna sonora del nuovo spot TV dell’operatore virtuale. AKA 7even ha chiarito che il significato della canzone è strettamente collegato al concetto di libertà di espressione, uguaglianza, inclusione, condivisione e di non sentirsi mai esclusi o messi da parte, utilizzando proprio la voce come mezzo di espressione.

Alla domanda relativa al fatto se egli si ritiene o meno un cantautore 3.0, considerando il fatto che canta, scrive, produce e suona, l’artista ha risposto così:

Cerco di identificarmi come cantautore 3.0, perché il mio modo di scrivere è da cantautore, ma cerco di farlo nel modo più cool e innovativo possibile, perché tendo a mettermi in gioco nel progetto a 360°: dalla scrittura, alla produzione, agli arrangiamenti, all’esecuzione. Lo faccio perché ho il bisogno di esprimermi in modo diverso e, avendo studiato, cerco di mettere tutte le mie conoscenze all’interno del progetto.

A chi vorrebbe etichettare i propri brani, AKA 7even risponde che ciò è giusto, vista la sua tendenza a fare generi diversi e ad essere versatile. Egli comunque non si etichetta, perché a detta sua la musica è per tutti (“pop” come popolare), oltre a un mezzo per rappresentare l’artista.

A tal proposito, il cantante ha dichiarato che con la propria musica, a parte creare hit, vuole trasmettere il più possibile messaggi positivi, come l’accettazione e l’autostima, permettendo alla gente di ritrovarsi nei suoi pezzi.

Durante l’intervista di CoopVoce, inoltre, AKA 7even ha parlato di ciò che significa per lui “esprimere sé stessi“, ovvero mettersi a nudo, cercare e scavare all’interno di sé e avere la libertà di esprimersi (valore in cui si ritrova particolarmente, insieme alla sensibilità) e di poter manifestare il proprio pensiero. Sul concetto di “connessione”, invece, egli ritiene che esso significhi riuscire a entrare in empatia con altre persone e a farsi capire.

Prima di concludere l’intervista di CoopVoce con la barzelletta “C’era una volta un francese, un italiano e un napoletano. Fine“, AKA 7even ha raccontato qualcosa che non aveva ancora mai detto su di sé: il fatto di essere ipocondriaco e che alcuni brani presenti nel suo primo album sono stati prodotti da lui con il supporto del suo produttore.

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