Registro Pubblico delle Opposizioni: cos’è e come funziona
Dal 27 luglio 2022, è possibile iscriversi al nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO), volto a contrastare le attività di marketing aggressivo nei confronti di numeri telefonici e indirizzi postali. Lo strumento gratuito è stato esteso anche alle numerazioni non presenti negli elenchi telefonici pubblici e ai numeri di telefonia mobile.
Per esprimere la propria opposizione ai contatti per finalità pubblicitarie, dunque, è sufficiente iscrivere gratuitamente il numero di cui si è intestatari all’RPO, dimostrandone il possesso tramite un’apposita verifica, che va effettuata interagendo con i sistemi del servizio.
Sono disponibili tre modalità di iscrizione: via web, con la compilazione di un modulo elettronico presente sul sito ufficiale del Registro; via telefono, con una chiamata al numero verde 800957766 per le utenze fisse e/o al 0642986411 per i cellulari; via email, con l’invio del modulo presente sul sito ufficiale del Registro all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.
Il nuovo RPO si applica a tutti gli operatori di telemarketing (compresi i loro call center con sede all’estero) e le relative richieste di iscrizione vengono gestite entro un giorno lavorativo dal loro invio, diventando pienamente efficaci in 15 giorni per il marketing telefonico e/o 30 giorni per quello postale.
Con l’aggiornamento dello strumento sono state introdotte nuove funzionalità per il cittadino, come la cosiddetta “Revoca selettiva”, per ricevere chiamate promozionali solo da specifici operatori, o la funzione “Rinnovo” dell’iscrizione, per annullare i consensi diretti forniti, ad esempio, dai numeri fissi già registrati in passato.
In questo modo, quindi, il cliente può annullare i consensi alla pubblicità rilasciati in precedenza e quelli relativi alla cessione dei propri dati a terzi. La revoca dei consensi è valida sia per le chiamate effettuate con operatore umano sia per quelle automatizzate.
Di conseguenza, gli operatori che vorranno utilizzare i numeri telefonici e gli indirizzi postali per attività di marketing saranno obbligati a consultare mensilmente il registro e, prima dell’avvio di ogni campagna pubblicitaria, dovranno aggiornare i dati, escludendo dalle loro liste i numeri e gli indirizzi postali dei cittadini che si sono registrati.
Si specifica, però, che una volta iscritto al servizio gratuito, gli utenti possono comunque ricevere chiamate di telemarketing dai soggetti con i qual possiedono un contratto attivo o cessato da non più di 30 giorni (come i gestori delle utenze telefoniche o energetiche).
In questo caso, infatti, per annullare i consensi alle chiamate pubblicitarie è necessario rivolgersi direttamente alle società interessate.
Oltre a queste eccezioni, si potranno ricevere telefonate da soggetti a cui verrà rilasciato il consenso dopo l’iscrizione al servizio RPO, anche se è possibile rinnovare l’opposizione in qualsiasi momento.
In ogni caso, il Registro delle Opposizioni vale solo per le chiamate commerciali, pertanto rimangono escluse le campagne pubblicitarie effettuate tramite SMS e quelle tramite email (ad esempio, le newsletter). Per bloccare questo tipo di pubblicità, è necessario revocare i relativi consensi oppure bloccare l’utenza telefonica che invia gli SMS.
Nell’eventualità in cui un utente sospettasse una violazione del suo diritto all’opposizione (sancito dall’iscrizione nell’apposito registro), può effettuare una segnalazione al Garante Privacy, attraverso un apposito modulo in formato PDF.
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