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Iliad: l’AD Levi sull’azienda, sulla multa del 5G e sull’ipotesi operatore unico di rete

In una recente intervista, Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad Italia, ha parlato dei risultati raggiunti dall’azienda e dei suoi impegni futuri. Oltre al ciò, l’AD si è espresso anche in merito alla sanzione sul 5G ricevuta da AGCM e sull’ipotesi di un operatore unico di rete, per lo sviluppo della fibra ottica del Paese.

Inizialmente Benedetto Levi ha riassunto gli obbiettivi raggiunti da Iliad dal suo ingresso nel mercato italiano nel 2018, come gli oltre 8 milioni e mezzo di utenti nel mobile, la volontà di rispondere alle esigenze dei consumatori, portando il tasso di soddisfazione dei suoi clienti fino al 97%, e il recente sbarco sulla rete fissa.

Per il futuro, invece, secondo l’AD di Iliad, l’azienda intende puntare sullo sviluppo della rete 5G (anche grazie al rilascio delle frequenze a 700 MHz da parte delle emittenti radiotelevisive entro giugno 2022) e sugli investimenti volti alla crescita nel mercato del fisso (lo scorso 25 gennaio 2022 è stata lanciata l’offerta in fibra ottica, Iliadbox).

In questo contesto, a detta di Levi, il potenziamento della rete FTTH, un tema supportato anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e da iniziative pubbliche dedicate, è da ritenersi una vera e propria priorità per l’intero Paese.

Nel corso dell’intervista effettuata da MisterGadget.Tech, poi, Benedetto Levi ha commentato la recente sanzione da 1,2 milioni di euro ricevuta dall’Antitrust per pratiche commerciali ingannevoli, poiché ritenuta poco chiara e trasparente la comunicazione delle offerte con 5G incluso (per l’AGCM non è stato esplicitato che la copertura 5G non sia presente in tutto il territorio nazionale e che per usufruire di tale tecnologia bisogna essere in possesso di un device abilitato).

L’Amministratore Delegato, dispiaciuto e sorpreso dalla suddetta sanzione (ricevuta a seguito di una segnalazione all’Antitrust da parte di Tim), ha annunciato l’intenzione di Iliad di fare ricorso, ritenendola ingiusta e ingiustificata.

iliad

Per quanto riguarda l’eventuale creazione di una rete unica nazionale in fibra (tramite un’operazione di fusione tra Tim e Open Fiber), l’AD di Iliad si è definito propenso a dare il suo benestare solo nel caso in cui questo progetto comporti un’accelerazione nello sviluppo della rete in tutto il Paese e permetta ad operatori terzi di poterne fruire a condizioni eque e non discriminatorie.

In merito alla recente offerta Iliad Dati 300 (ecco il link diretto), che prevede 300 Giga di traffico dati mensili fino in 4G e 4G+, Benedetto Levi ritiene che questa tipologia di proposta commerciale risponda alle esigenze di tutti quei consumatori che desiderano usufruire di una connessione dati in mobilità, ad esempio, per lo smartworking, per la didattica a distanza o per il semplice intrattenimento (come lo streaming online).

Per ciò che concerne, infine, lo sviluppo in Italia di servizi come le eSIM e il VoLTE, Benedetto Levi non ha escluso la loro implementazione, specificando che in futuro con ogni probabilità arriveranno.

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