Tim: Franco Lombardi sul futuro dell’azienda in attesa del nuovo Piano Industriale 2022/24
In attesa della presentazione del nuovo Piano Industriale 2022/2024 da parte dell’Amministratore Delegato di Tim, Pietro Labriola, prevista per il 2 marzo 2022, il presidente di ASATI (Associazione Azionisti Telecom Italia), Franco Lombardi, si è espresso in merito al futuro dell’azienda di telecomunicazioni.
Sono diversi, infatti, gli interrogativi sull’avvenire di Tim, alcuni dei quali riguardano la possibile divisione dell’azienda in due parti (una dedicata ai servizi e una per la rete) e l’offerta del fondo americano Kkr di fine novembre 2021, equivalente a 0,505 euro ad azione per l’intera Tim (per una valutazione complessiva di circa 11 miliardi di euro).
In un’intervista rilasciata a industriaitaliana.it, dunque, Franco Lombardi, il presidente dell’associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia, ha cercato di fare il punto della situazione, esprimendo anche la preoccupazione dei membri di ASATI.
Sulla possibile divisione di Tim (i nomi provvisori sono NetCo e ServiceCo), Lombardi ha sottolineato la necessità di avere maggiore chiarezza su questa eventuale separazione, ritenendo un aspetto positivo la possibilità che fondi di investimento acquisiscano azioni delle due nuove società, creando valore per l’azienda.
Per quanto riguarda l’offerta di KKR, poi, il presidente di ASATI non l’ha ritenuta sufficiente (per Lombardi, Kkr deve alzare la proposta almeno a 0,7/0,8 euro per azione), portando come esempio il valore di circa 0,8 euro per azione di Vivendi.
Franco Lombardi, inoltre, ha evidenziato l’interesse del fondo americano a rimanere in FiberCop, per massimizzare il proprio investimento, a prescindere dal fatto che la sua offerta su Tim venga accettata o meno.
In ogni caso, il presidente dell’associazione ha dichiarato che la richiesta di acquisizione del 100% di Vodafone Italia da parte di Iliad (pari a 11 miliardi di euro) avrebbe agevolato Tim nell’ottenere un’offerta più alta da Kkr solo se questa fosse andata in porto.
Non essendo andate così le cose, però, Iliad avrebbe causato dei danni simili a quelli creati tra i competitors con la politica aggressiva dei prezzi, in cui i costi delle offerte sono l’unica leva fondamentale per la riuscita del business, riducendo, in questo modo, i margini di profitto per il settore.
Dal punto di vista tecnologico, Lombardi (definitosi sfavorevole alla neutralità tecnologica) ritiene che, attualmente, la fibra FTTH è il migliore strumento per ottenere una connessione veloce, ma ha tuttavia dei costi considerevoli da sostenere.
FWA e 5G, invece, pur avendo delle performance inferiori rispetto alla rete FTTH, sono funzionali nelle zone periferiche o in cui la fibra è difficile da installare.
Per avere maggiori certezze sul possibile “spezzatino” di Tim, sul valore dei suoi titoli e sull’effettiva permanenza di Pietro Labriola in qualità di AD di Tim, nel caso in cui venga accettata l’offerta di Kkr, quindi, di non resta che attendere eventuali risvolti aziendali.
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