Dopo aver reso noti i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre 2021, l’Amministratore Delegato di Vodafone, Nick Read, si è espresso in merito ai possibili accordi di fusione che la società sta valutando in diversi mercati europei.
Per quanto riguarda i risultati finanziari di Vodafone Italia, questa ha chiuso il trimestre al 31 dicembre 2021 con ricavi da servizi a 1107 milioni di euro, in calo dell’1,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (calo registrato anche in Spagna).
La suddetta performance, a detta dell’operatore, è stata influenzata dalla competizione nel segmento mobile e dalla continua pressione sui prezzi. La stabilizzazione del trend, invece, è dovuta alla crescita dei segmenti wholesale e di rete fissa. I servizi relativi a quest’ultimo segmento, infatti, sono cresciuti del 3,1%, pari a 313 milioni di euro,
In merito al secondo brand di Vodafone, ho. Mobile, l’operatore semivirtuale ha continuato a crescere anche nel terzo trimestre 2021, con 65000 clienti in più, superando i 2,7 milioni di clienti.
Secondo un articolo pubblicato da Reuters, Nick Read ha affermato che Vodafone sta perseguendo attivamente il suo intento di sottoscrivere accordi con competitors di diversi mercati europei.
In particolare, il Gruppo di Telecomunicazioni, preso di mira dalla società di investimento, Cevian Capital, vede delle potenziali opportunità nei mercati presenti in Italia, Spagna, Regno Unito e Portogallo.
A tal proposito, delle fonti hanno collegato Vodafone a società come MasMovil per la Spagna e Hutchison 3G UK Limited per il Regno Unito.
Di recente, inoltre, alcune indiscrezioni hanno riferito di una possibile trattativa in Italia, volta a concludere un accordo di fusione con l’operatore di telefonia, Iliad.
L’AD di quest’ultimo operatore, Benedetto Levi, a seguito della presentazione della prima offerta in fibra di Iliad (Iliadbox), ha smentito almeno per il momento queste voci, dichiarando: “oggi andiamo assolutamente avanti per la nostra strada da soli come siamo andati avanti per questi tre anni e mezzo e continuiamo per questa strada“.
Nick Read, dal canto suo, non ha fatto alcun riferimento ad Iliad (menzionati Orange o Deutsche Telekom come esempi per una possibile fusione), ma ha sottolineato la necessità di un consolidamento in Europa, attraverso la riduzione del numero degli operatori concorrenti.
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