5G: per le compagnie aeree statunitensi la tecnologia causerà problemi agli aerei in volo
Alcune compagnie aeree statunitensi ritengono che lo spettro in banda C per servizi 5G di AT&T e Verizon Communications, la cui implementazione è prevista per il 5 gennaio 2021, potrebbe causare l’interruzione di migliaia di voli giornalieri e costare ai passeggeri 1,6 miliardi di dollari all’anno in ritardi.
Le stesse voci sarebbero state confermate anche dall’amministratore delegato della United Airlines, Scott Kirby, a seguito di un’udienza del Comitato del Commercio del Senato degli Stati Uniti, aggiungendo che, in caso di attivazione del suddetto spettro 5G, la compagnia aerea potrebbe ritardare, deviare o cancellare circa il 4% dei voli giornalieri, impattando centinaia di migliaia di passeggeri.
Secondo un articolo di Reuters, relativo alla questione, anche l’industria dell’aviazione e l’Amministrazione Federale dell’Aviazione (FAA) hanno sollevato preoccupazioni per le potenziali interferenze del 5G con l’elettronica sensibile dei velivoli, tra cui i radioaltimetri.
Questi ultimi, a detta di Kirby, a partire dal 5 gennaio 2021 non potranno essere utilizzati in circa 40 aeroporti degli Stati Uniti, i quali, in caso di maltempo, copertura nuvolosa o smog pesante potranno effettuare solo approcci visivi.
A tal proposito, di recente la FAA ha emesso nuove direttive di aeronavigabilità, avvisando che l’interferenza dello spettro wireless 5G potrebbe causare deviazioni di volo, senza quantificarne l’impatto. Queste direttive prevedono la revisione dei manuali di volo di aerei ed elicotteri, per vietare alcune operazioni che richiedono dati dell’altimetro radio in presenza di segnali a banda larga wireless 5G in banda C.
La FAA prevede di emettere ulteriori avvisi alle compagnie aeree prima del 5 gennaio 2021, offrendo maggiori dettagli sulla potenziale interferenza. Inoltre, è in corso una discussione su quali altimetri potrebbero essere utilizzati nell’ambito degli attuali piani di mitigazione.
Per l’Airlines for America, se la direttiva FAA 5G fosse stata in vigore nel 2019, circa 345 mila voli, 32 milioni di passeggeri e 5400 voli cargo sarebbero stati colpiti da ritardi, deviazioni, o cancellazioni.
Di simile opinione anche Gary Kelly, amministratore delegato della Southwest Airlines, che all’udienza del Senato ha dichiarato che, se la direttiva della FAA entrerà in vigore, causerebbe una battuta d’arresto significativa per le compagnie aeree.
L’associazione di categoria che rappresenta l’industria delle comunicazioni wireless negli Stati Uniti, CTIA, invece, ritiene che il 5G operi in modo sicuro, senza causare interferenze dannose alle operazioni aeree, in quasi 40 paesi in tutto il mondo.
Mentre l’amministrazione Biden è in attesa di vedere risolto il problema, il senatore repubblicano, Marsha Blackburn, ha esortato le compagnie aeree a lavorare con i vettori wireless per raggiungere un accordo. Il presidente della Commissione federale per le comunicazioni, Jessica Rosenworcel, dal canto suo, ritiene che i problemi possano essere risolti e che lo spettro possa essere utilizzato in modo sicuro.
Si specifica, infine, che. oltre ad aver concordato di ritardare il lancio commerciale del servizio 5G wireless in banda C fino al 5 gennaio 2022, AT&T e Verizon, a novembre 2021, hanno adottato misure precauzionali per sei mesi, volte a limitare le interferenze. Queste misure, però, sono state considerate insufficienti dai gruppi dell’industria aeronautica.
Gli operatori wireless, comunque, non intendono più ritardare l’utilizzo dello spettro, il quale è stato pagato più di 80 miliardi di dollari.
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