PostePay: spiegata la causa degli addebiti non autorizzati sulle carte dei clienti
PostePay ha spiegato la causa per cui, nelle ultime settimane, alcuni suoi utenti hanno segnalato degli addebiti non autorizzati sulle proprie carte prepagate, apparentemente autorizzati da Google Play.
Si tratta, nello specifico, di micro addebiti da 4 o 5 euro ciascuno (in alcuni casi superano i 10 euro), che vengono effettuati in maniera multipla anche nel corso della stessa giornata.
Le segnalazioni dei clienti PostePay coinvolti sono pervenute tramite i social network (Facebook e Twitter), su Reddit e sul Google Play Store, attraverso la sezione dedicata alle recensioni dell’app dell’azienda italiana.
Secondo quanto spiegato da Poste Italiane e riportato dal quotidiano “La Repubblica“, gli addebiti non autorizzati avrebbero interessato lo 0,5% delle carte che operano online e sarebbero riconducibili ad esercenti che operano fuori dall’Europa e non adottano lo standard di autenticazione previsto dalla normativa europea sui sistemi di pagamento PSD2.
Questa normativa prevede, come misura di sicurezza per i pagamenti online, una procedura che permette di verificare l’identità dell’utente sulla base di due o più elementi di autenticazione (ad esempio: password, pin, chiavetta/token, smartphone, impronta digitale o altro).
La procedura include anche la creazione, per ogni operazione di pagamento effettuata, di un codice unico, che collega importo e beneficiario.
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Poiché le suddette transazioni non rispettano gli standard di sicurezza previsti dalla PSD2, possono essere contestate dal cliente, affinché gli venga riaccreditata la somma sottratta.
Poste (che non sarebbe l’unico operatore coinvolto nella vicenda), infatti, sta riaddebitando gli importi delle transazioni non autorizzate ai vari esercenti, per poi accreditare le somme ai clienti coinvolti.
Chiunque abbia registrato addebiti non autorizzati sulla propria PostePay, però, per poter avere diritto al rimborso, deve segnalare quanto accaduto direttamente alle Poste, tramite un apposito modulo online (ecco il link diretto).
Poste ha dichiarato, inoltre, di aver applicato misure di contrasto più stringenti, volte a inibire l’operatività sugli esercenti non europei che non hanno adottato gli standard previsti dalla normativa PSD2.
Nonostante ciò, è consigliabile controllare spesso i movimenti effettuati tramite le carte ed avvisare chi di competenza in caso di riscontro di irregolarità.
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