Un cliente WindTre di Fossombrone, comune italiano della provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, è stato vittima di un’erronea richiesta da parte dell’operatore telefonico, riguardante il pagamento di circa 750 euro di bollette arretrate.
L’utente in questione, infatti, ha trovato nella propria casetta delle lettere 15 fatture WindTre da 41,28 euro (per un totale di 619,20 euro), nonostante i pagamenti dell’interessato avvengano tramite domiciliazione bancaria.
Secondo quanto riportato in un articolo di corriereadriatico.it (datato 30 luglio 2021), Giulio Pierleoni (nome del cliente WindTre coinvolto nella vicenda), dopo aver richiesto l’estratto conto dalla propria banca per effettuare una prima verifica, ha anche contattato il servizio clienti WindTre per ricevere ulteriore conferma dell’effettiva regolarità dei propri pagamenti.
Essendosi accorto, in seguito, che le fatture ricevute facevano riferimento al numero telefonico non più in uso e sostituito da WindTre con quello attualmente in possesso, Pierleoni ha deciso di ricontattare il servizio clienti dell’operatore al 159.
Anche in questo caso, l’operatore di WindTre, ha rassicurato il cliente del fatto che si sia trattato di un errore, invitandolo comunque a mandare una raccomandata alla direzione, per segnalare l’accaduto.
La lettera, inviata con posta prioritaria il 6 marzo 2021, non ha ottenuto alcuna risposta. Dopo alcuni giorni, invece, Giulio Pierleoni ha ricevuto una nuova fattura, relativa sempre al vecchio numero in disuso, in cui veniva richiesto un ulteriore pagamento di 56,52 euro.
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Dopo aver contattato nuovamente il 159 e aver spiegato ancora una volta la situazione, il cliente è stato rassicurato sul fatto che quella fattura ricevuta sarebbe stata l’ultima.
Il 13 maggio 2021, però, a Pierleoni viene recapitata una lettera di sollecito di pagamento, seguita da una telefonata, definita “non proprio ortodossa“, in cui venivano richieste le suddette somme arretrate.
Il 15 giugno 2021, infine, Giulio Pierleoni (cliente WindTre dal 2008) ha ricevuto una lettera di messa in mora da parte di uno studio legale, che sollecitava il pagamento della somma totale richiesta, pari a 749,70 euro, entro 10 giorni dalla ricezione della missiva.
Non essendo in grado di pagare la cifra richiesta, Il cliente WindTre interessato sarebbe disposto a disattivare sia la linea fissa che l’ADSL, pur di risolvere in maniera definitiva la questione.
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