Categorie: Telefonia

Rete Unica, il Ministro Vittorio Colao: “Non ci deve essere solo un giocatore”

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Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, è intervenuto oggi 6 Giugno 2021 al Festival dell’Economia di Trento sul tema della transizione digitale.

Durante il dibattito, coordinato dalla giornalista Giovanna Pancheri, insieme a Michele Polo, Professore Ordinario di Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano si è trattato anche del tema della rete unica.

Vittorio Colao ha detto:

Il tema della rete unica non è un grande tema in Spagna, in Germania, in Gran Bretagna, in Olanda ma sembra essere diventato un grande tema per un certo periodo in Italia, peraltro non portando a grandi risultati. […] Noi, come Stato allenatore, vuole che i cittadini abbiano i benefici che devono avere. […] Il nostro obiettivo è quello di dire che si porta la connettività dappertutto.

Dopodiché siccome appunto, se fossimo nei paesi che ho citato, non ci preoccuperemo, faremo gli arbitri e basta, qua bisogna fare anche un pò gli allenatori, allora abbiamo preso grosse risorse, sei miliardi e 7 tra l’altro ne approfitto, di cui due per la parte mobile e 4,7 per la parte very high capacity network per andare, ad aiutare i giocatori nelle zone dove non ci sono le convenienze o nelle zone che magari avrebbero fatte fra 10 anni, quindi in questo io ero Lussemburgo, venerdì siamo perfettamente allineati al Digital Compact Europeo.

Anzi, devo dire che siamo stati un pò coraggiosi e cerchiamo di anticipare i tempi al 2027, cioè fine 2026. Il nostro ruolo di far giocare al meglio i giocatori che ci sono. Poi, se i giocatori non giocheranno e lo Stato deve diventare giocatore, beh, lo Stato diventi pure giocatore. L’importante è che non ci sia un giocatore che si porti via la palla e dice, gioco solo io. Ecco, questo non lo potremmo passare, non lo farebbe passare neanche l’Europa. […]

Vittorio Colao su tema PNRR ha proseguito:

“Il PNRR è assolutamente chiaro nel porre degli obiettivi e credo che, lo ripeto, sono degli obiettivi che interessano ai cittadini. Ai cittadini non interessa che lo Stato faccia il banchiere d’affari e si metta a discutere chi deve andare con chi e con che quote. Il Governo deve porsi degli obiettivi di servizio a favore dei cittadini, non al favore di specifiche imprese. Dico al limite anche di quelle controllate dallo Stato. Perché noi dobbiamo pensare ai cittadini. Le imprese sono degli strumenti per realizzare le cose, ma non sono l’obiettivo finale. […]

Chiederemo a tutti gli attori presenti fissi mobili, privati, statali, tutti di dirci quali investimenti contano di fare nei prossimi 5 anni sulla parte fibra, sulla parte 5G, dopodiché guarderemo, vedremo le aree che non sono soddisfacenti dal punto di vista dell’interesse dei cittadini e metteremo soldi pubblici per aiutare i vari operatori, quelli che saranno più efficienti, quelli che riusciranno a dimostrare di avere soluzioni efficienti, soluzioni moderne, soluzioni aperte alla concorrenza, aiuteremo quelle a realizzare i loro piani.

Poi, se questi tra di loro si vogliono consorziare, se questi tra di loro vorranno fare alleanze, se questi tra di loro vogliono trovare forme di collaborazione.

Non dobbiamo essere noi a orchestrarle, lasciamo che i piccoli e grandi tutti trovino il loro equilibrio, non si riuscirà a fare niente e poi giudicheremo se i giocatori non vogliono giocare, allora magari lo Stato dovrà intervenire, ma a quel punto sarà una soluzione diversa perché dobbiamo garantire ovviamente l’interesse dei cittadini, non l’interesse di specifica impresa”.

Queste sono le parole principali del Ministro Vittorio Colao in merito al tema della rete unica, ma principalmente sul Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza denominato PNRR.

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