Super League: UEFA, FIFA, federazioni e leghe a sfavore della nuova competizione europea
A seguito delle voci che affermavano l’imminente annuncio della nascita di una nuova competizione europea, la Super League, e della sua successiva ufficializzazione, non sono mancate le risposte da parte della UEFA, della FIFA e di alcune federazioni e leghe associate.
Dalla serata di ieri, 18 aprile 2021, infatti, 12 club di calcio europeo (AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur) hanno rilasciato dei comunicati ufficiali in cui affermano di aver sottoscritto un accordo per creare la suddetta nuova competizione calcistica europea.
Prima dell’annuncio ufficiale da parte dei club fondatori della Super League, però, Uefa, Federazione e Lega inglese, Federazione e Lega spagnola, Figc e Lega Serie A hanno congiuntamente dichiarato di essere sfavorevoli alla nascita della nuova competizione e di rimanere “unite nello sforzo di fermare questo cinico progetto, fondato sugli interessi personali di pochi club in un periodo in cui la stessa società ha più che mai bisogno di solidarietà“.
Nel comunicato, inoltre, si legge che i club coinvolti nella creazione di questa nuova competizione verranno esclusi da qualsiasi altra competizione, sia domestica che europea o mondiale, mentre ai loro giocatori potrebbe essere negata la possibilità di rappresentare la propria squadra nazionale.
Anche la FIFA è intervenuta in merito alla questione Super League, sottolineando anch’essa la sua contrarietà al progetto. Di seguito, dunque, una parte della dichiarazione ufficiale rilasciata dalla FIFA:
A nostro avviso, e in conformità con i nostri statuti, qualsiasi competizione calcistica, nazionale, regionale o globale, dovrebbe sempre riflettere i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria. Inoltre, gli organi di governo del calcio dovrebbero impiegare tutti i mezzi legali, sportivi e diplomatici per garantire che ciò rimanga il caso.
In questo contesto, la FIFA non può che esprimere la sua disapprovazione per un ‘campionato separatista europeo chiuso’ al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e non rispettoso dei principi sopra menzionati.
La FIFA, comunque, offrendo anche il suo contributo, ha invitato le parti coinvolte ad impegnarsi in un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato nell’interesse generale del gioco del calcio.
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