Luce e Gas

Sanzione da 12,5 milioni totali per Eni, Enel e SEN per le istanze di prescrizione biennale

Oggi, 20 gennaio 2021, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato la chiusura dei procedimenti istruttori nei confronti delle società Eni gas e luce, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Enel Energia, per una sanzione complessiva pari a 12,5 milioni di euro.

I procedimenti arrivano dopo che l’Antitrust ha accertato l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti delle suddette società, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas e in assenza di elementi idonei a dimostrare che il ritardo fosse dovuto alla responsabilità dei consumatori.

L’AGCM ha, dunque, sanzionato Enel Energia per 4 milioni di euro e Servizio Elettrico Nazionale per 3,5 milioni di euro. Per Eni gas e luce, invece, ha irrogato una sanzione pari 5 milioni di euro, equivalente al massimo edittale, a causa del maggior numero di istanze di prescrizione rigettate in proporzione alle istanze presentate dai consumatori e della recidiva in tema di condotte scorrette relative alla prescrizione.

Di conseguenza, tutti gli utenti interessati, per effetto della delibera dell’AGCM, hanno diritto ad ottenere, entro tre mesi, il rimborso dei pagamenti già effettuati a titolo di indebito conguaglio.

AGCM

A tal proposito, si ricorda che, tramite la Legge di Bilancio 2018, i consumatori possono eccepire la prescrizione biennale dei crediti vantati dagli operatori del settore energetico e relativi ai consumi di luce e gas pluriennali fatturati in ritardo, a meno che non venga accertata la responsabilità degli utenti stessi.

Nonostante ciò, l’AGCM ha dichiarato che numerosi consumatori hanno segnalato il mancato accoglimento da parte di Eni, Enel e SEN delle istanze di prescrizione biennale, con il conseguente e ingiustificato pagamento di crediti prescritti.

Le società, infatti, addebitavano agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori, a fronte dei tentativi di lettura dichiarati dal distributore. Tutto ciò nonostante tali tentativi non fossero documentati, ma, anzi, spesso venissero smentiti dalle prove fornite dai consumatori, anche in sede di conciliazione.

Inoltre, Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale addebitavano immediatamente gli importi fatturati soggetti a prescrizione agli utenti che avevano scelto come modalità di pagamento la domiciliazione bancaria/postale o l’uso della carta di credito, ignorando, di fatto, l’istanza di prescrizione sollevata dagli utenti oppure comunicando loro il relativo rigetto soltanto in seguito.

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