WhatsApp aggiorna termini e informativa privacy: maggiore integrazione con i servizi di Facebook
WhatsApp ha aggiornato i propri Termini di Servizio e la propria Informativa sulla Privacy, con modifiche incentrate sulla condivisione dei dati degli utenti con altre società facenti parte di Facebook.
Nel corso degli anni, in seguito all’acquisizione da parte di Facebook, i Termini di Servizio di WhatsApp sono cambiati, con l’ultima modifica apportata datata 4 Gennaio 2021, adattandosi alle regole di condivisione e conservazione dei dati adottate dal social network per tutta la sua rete di applicazioni, Instagram compreso.
L’aggiornamento sui Termini di Servizio di WhatsApp viene presentato agli utenti a partire da Gennaio 2021, con una schermata dedicata, mostrata solo al primo avvio dell’applicazione, che offre la possibilità di accettare o rimandare l’approvazione alle nuove condizioni.
Secondo la schermata informativa, le modifiche apportate coinvolgerebbero il Servizio di WhatsApp e le modalità di trattamento dei dati, oltre che il modo in cui le aziende possono utilizzare i servizi disponibili su Facebook per conservare e gestire i dati ricevuti dagli utenti di WhatsApp.
Come riportato nella schermata informativa inoltre, a partire dall’8 Febbraio 2021, tutti gli utenti dovranno necessariamente accettare i nuovi Termini di Servizio per poter continuare ad usare WhatsApp, e qualsiasi utente non disposto a sottostare alle nuove regole dovrà cancellare il proprio account.
Gli utenti di WhatsApp quindi non hanno più scelta se condividere o meno le proprie informazioni con Facebook e con le altre aziende a questo collegate, come Instagram, Messenger, Facebook Payments, Onavo, CrowdTangle e altri ancora, consultabili in una sezione dedicata del Centro Assistenza del social network.
Nella pagina di WhatsApp dedicata alle FAQ, alla domanda su quali siano le informazioni condivise dall’applicazione di messaggistica con le altre aziende di Facebook, viene data la seguente risposta:
Le informazioni che condividiamo con le altre aziende di Facebook includono le informazioni sulla registrazione dell’account (come il numero di telefono), i dati delle transazioni, informazioni relative ai servizi, informazioni su come interagisci con gli altri utenti (comprese le aziende) quando utilizzi i nostri Servizi, informazioni sul tuo dispositivo mobile e sul tuo indirizzo IP. Possono includere anche altre informazioni indicate nella sezione “Informazioni raccolte” dell’Informativa sulla privacy o raccolte previa comunicazione o con il tuo consenso.
Le informazioni raccolte da WhatsApp e messe a disposizione di Facebook sono divise in categorie, con la prima di queste riservata alle informazioni fornite dagli utenti, nella quale rientrano le informazioni sull’account, i messaggi dell’utente non consegnati (quelli consegnati non sono presenti nei server di WhatsApp, ma solo nei dispositivi degli utenti), le connessioni degli utenti, le informazioni sullo stato, quelle sulle transazioni e quelle relative ai contatti con l’assistenza clienti.
Un’altra categoria è quella delle informazioni raccolte automaticamente, della quale fanno parte le informazioni di uso e di accesso all’applicazione, del dispositivo e della connessione, della posizione e dei cookie.
L’ultima categoria è quella comprendente le informazioni di terzi, che prevede informazioni sull’utente fornite da altri utenti (come i numeri in rubrica), le segnalazioni degli utenti, le attività commerciali su WhatsApp, i fornitori di servizi terzi e i servizi di terzi stessi.
Secondo quanto riportato nella pagina dedicata all’Informativa sulla Privacy di WhatsApp, queste informazioni vengono utilizzate per migliorare i servizi dell’applicazione, per migliorare la protezione e la sicurezza dei dati, l’esperienza d’uso degli utenti con suggerimenti e contenuti dedicati e per consentire maggiore integrazione con gli altri prodotti di Facebook.
Le modifiche apportate da WhatsApp ai Termini di Servizio e all’Informativa sulla Privacy non sono quindi stravolgimenti, ma puntano ad adattare i servizi dell’applicazione di messaggistica all’ecosistema di Facebook, e i dati relativi ai messaggi condivisi nelle chat rimangono esclusiva degli utenti, senza la possibilità di essere condivisi o raccolti da parte di terzi.
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