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Rete Unica: Vivarelli di Irideos interessato solo con accesso paritario alle infrastrutture

Danilo Vivarelli ha dichiarato che Irideos, il polo di servizi ict controllato dal fondo F2i che di recente ha incorporato anche l’operatore di telefonia Noitel Italia, è pronta a gestire i picchi di traffico dovuti all’incremento di richieste nella seconda ondata di chiusure nazionali causate dal coronavirus.

In una recente intervista a Il Sole 24 Ore, Danilo Vivarelli, Amministratore Delegato di Irideos, ha commentato la posizione della compagnia e la sua situazione economica nell’anno corrente, trattando anche la questione rete unica.

Riguardo quest’ultima, Vivarelli ha dichiarato di stare monitorando l’evoluzione del progetto e di valutare la situazione una volta che sarà partito, con un occhio attento alle implicazioni tecnologiche e politiche sollevate dalla questione, definendola una “sfida complessa”.

Irideos dispone infatti di circa 30000 chilometri di rete in fibra ottica, sparsi lungo le principali autostrade e sulla dorsale adriatica.

Vivarelli ha sottolineato l’importanza di un accesso non discriminatorio alle infrastrutture della rete unica, e della presenza di eventuali misure regolamentari adeguate nel caso si dovessero venire a creare concentrazioni infrastrutturali.

danilo vivarelli irideos
Danilo Vivarelli, amministratore delegato di Irideos

Irideos è poi in possesso anche di 14 data center, che, secondo Vivarelli, rappresentano un elemento fondamentale in ottica futura, anche oltre i piani di espansione individuale dell’azienda, dall’evoluzione verso il cloud di tutti i servizi digitali, fino all’ipotesi di un cloud europeo.

In vista di un possibile cloud europeo, l’amministratore si è dichiarato aperto e disponibile, soprattutto per quanto riguarda la presenza di eventuali standard che rendano la situazione più omogenea a livello europeo e che contribuiscano alla creazione di un importante polo di servizi diffuso.

Nell’intervista si è parlato anche di possibili acquisizioni future interne a Irideos, dopo il completamento della fusione con Cloud Italia, avvenuta in maniera definitiva nei primi giorni di Novembre 2020 con l’incorporamento di Noitel Italia.

Vivarelli ha così commentato:

La campagna di acquisizioni è stata fatta nel 2017-2018 da parte di F2i e del fondo Marguerite: sono state comprate aziende come Infracom, Mc link, Enter. Dopo le fusioni societarie abbiamo portato avanti le integrazioni delle varie realtà, passando da un certo numero di piccoli operatori fino alla creazione di un’azienda a livello nazionale. Con tutta una serie di passaggi di tipo tecnologico e di processo. E’ importante, infatti, creare un’identità e una cultura aziendale specifica che non disconosca la storia degli operatori. A questo punto ci possiamo considerare un’azienda unica. Il primo novembre scorso si è, infatti, completata questa fase con l’incorporazione di Cloud Italia che controlla l’operatore virtuale Noitel. Ora abbiamo un piano di crescita organica.

L’amministratore delegato ha inoltre parlato anche dei risultati raggiunti nel corso del 2020, che non hanno subito particolari contraccolpi a causa dell’emergenza Covid. Nonostante questo, è stato dichiarato che il nuovo piano di crescita è stato spostato al 2021, anche se per la fine del 2020 sono previsti margini in leggero aumento.

Come gestore di servizi essenziali nel periodo di lockdown, secondo Vivarelli, Irideos ha sempre continuato a lavorare, registrando un aumento di dati e di richiesta di passaggi da parte delle aziende alle tecnologie in fibra. I dati registrati hanno visto un’aumento del numero di collegamenti del 50%, che hanno continuato ad crescere in maniera più contenuta anche al termine del lockdown.

Le cifre rilasciate da Vivarelli sono di circa 100 nuove connessioni ogni settimana, mentre durante il periodo di chiusura nazionale erano di circa 150, numeri in linea con il periodo pre-lockdown. La crescita registrata è stata quindi del 25%.

L’amministratore ha infine dichiarato che Irideos è pronta a gestire nuove impennate, la capacità dell’offerta della compagnia è in grado di resistere ad un ulteriore aumento della richiesta.

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