Il mercato videoludico, con l’avanzare delle tecnologie, si vede protagonista di continue evoluzioni, grazie anche alle nuove possibilità offerte da reti più efficienti e veloci.
L’aumento della connettività ha portato, infatti, allo sviluppo e alla diffusione di un sistema di gioco multiplayer online, seppur vi siano ancora videogiochi predisposti principalmente alla modalità singleplayer.
Le limitazioni principali del panorama videoludico si mostrano, però, essere ancora strettamente legate alla componente hardware, la quale, a volte, può risultare costosa.
Al fine di abbattere i costi e poter supportare i videogiochi su più dispositivi possibili, da alcuni anni le aziende produttrici di hardware e software ricercano delle soluzioni per un’esperienza di cloud gaming, non prevedendo quest’ultima la necessità di affidarsi ad un hardware proprietario.
Il cloud gaming è un’alternativa multipiattaforma per giocare in streaming senza richiedere prestazioni hardware elevate, poiché il gioco verrà eseguito da remoto e l’utente potrà interagire con lo streaming video attraverso strumenti base quali monitor e un controller.
A supporto di questa nuova tecnologia vi sono già portali che propongono una libreria di giochi in streaming, come TIMGAMES di Tim, un servizio in abbonamento con il quale è possibile, attraverso il decoder Tim Box, accedere ad una galleria di titoli da poter giocare direttamente sulla propria TV. Il decoder scaricherà i file e i filmati necessari per il gioco che verranno eseguiti in remoto dal provider stesso.
A livello internazionale è stata, invece, Nvidia, società attiva soprattutto nel settore di schede grafiche, a dedicarsi allo sviluppo di una piattaforma di cloud gaming, con il proprio portale Geforce Now. E’ necessario, però, avere alcuni requisiti di sistema come una CPU dual core e 4 Giga di RAM su sistemi Windows per poter accedere ad un catalogo che offre la possibilità di giocare anche ai titoli più recenti.
L’unica richiesta considerevole rimane nei requisiti di rete, in quanto questa dovrà essere da almeno 15 Mbps e risultare stabile per poter giocare in HD. Questa limitazione sarebbe comunque superata qualora il sistema fosse collegato ad una connessione in fibra ottica o ad una rete in 5G, cioè le tecnologie che supportano tali velocità.
Si prospetta, dunque, che il cloud gaming divenga il futuro del mercato dei videogiochi, in quanto l’eliminazione di un hardware dedicato diminuirà i costi per giocare online e permetterà di aumentare il numero di utenti, i quali potranno godersi le proprie sessioni di gioco sui dispositivi compatibili, come smart TV o smartphone.
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